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Dr. Antonino Parisi.







 
7^ Mezza Maratona Citta' di Capo d'Orlando 12/2/2017

Domenica 12 febbraio 2017 si è svolta la 7° mezza maratona della città di Capo d’Orlando. Il nostro atleta, Giuseppe Puccio (Cat. 45), ha completato i fatidici 21,97 mt in 01:45:57, un tempo di tutto rispetto.

Puccio ha migliorato le sue prestazioni di ben 3 minuti, rispetto alla precedente mezza maratona.

La prossima mezza maratona alla quale Giuseppe Puccio intende partecipare sarà quella che avrà luogo a Roma-Ostia giorno 12 marzo 2017, auspicando che possa migliorarsi ulteriormente.


PUCCIO GIUSEPPE:

Evento Sesso M Cat.45

 

ITA 858 - PUCCIO GIUSEPPE A.S. DIL. MARATHON CLUB PA SM45

 

Distanza Pos. Pos. M/F Pos. Cat. Risultato Parzialemin/Km

 

Giro 1 5299 662 597 140 00:27:12 5.08

 

Giro 2 10565 608 558 132 00:53:04 00:25:51 5.01

 

Giro 3 15831 579 531 123 01:19:30 00:26:25 5.01

 

Arrivo 21097 558 512 118 01:45:57 00:26:26 5.01

 


 


 
Comunicato ai soci


Si comunica che, a seguito riunione del consiglio Direttivo dell'Associazione,
è stata deliberata la quota sociale per la stagione 2016 in € 50,00.



 
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Donazione del 5 x 1000 dell'IRPEF.
Per poter usufruire della nuova possibilità prevista dalla legge finanziaria, per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF a sostegno delle ONLUS e delle società sportive dilettantistiche, la nostra Associazione si è premurata di adempiere tempestivamente, presso l’Agenzia delle Entrate, alle formalità previste per essere inserita nell’elenco dei beneficiari.
La società sportiva "Marathon Club Palermo” è ora regolarmente iscritta e pertanto, chi volesse destinarle la quota del cinque per mille dell’IRPEF, può legittimamente farlo.
È una scelta che non costa alcun altro aggravio perché già compresa nel calcolo d’imposta. Basta compilare l’apposito rigo nel modello di dichiarazione dei redditi (CUD, 730 o UNICO) indicando il codice fiscale 97048150821.

 

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giovedì 08 gennaio 2009
 Utilità del cross nella preparazione del giovane mezzofondista veloce
Estratto da TecnicoPundoFidal n.8  -  di Gianni Ghidini

La corsa campestre per la durata della prova (3/4 km negli allievi, 6/8 negli juniores,dai 4 ai 12 km nei seniores) e per le diverse caratteristiche del terreno sembrerebbe essere poco correlata con le gare del mezzofondista veloce.

Scopriamo invece che il cross appare con regolarità nella preparazione giovanile (sovente anche in quella assoluta) di molti grandi mezzofondisti veloci quali, Benvenuti, D’Urso, Di Napoli, Longo, Arese, Mei, Bungei, Yampoy, Komen Kipcircir, Gregory Koncellah per citare alcuni di quelli conosciuti direttamente e Ovett, Cramm, Keino, Van Damme, Walker, Kiroci per ricordare alcuni di cui è certa la fonte.

Quali sono i motivi che hanno spinto i loro coaches a programmare nella loro crescita questa attività?

 Sulle piste sintetiche gli atleti hanno un appoggio regolare, che varia solo in curva o nei cambi di direzione o di ritmo, ma la consistenza del manto sintetico con l’uso delle scarpe chiodate garantisce una certa uniformità di attrito e di risposta elastica.

Ci sono poi diversi tipi di mezzofondisti veloci:

il 400>800ista potente per il quale il cross può essere soprattutto una forma di addestramento nel training all’aerobia prolungata e alla scioltezza.

 L’800ista puro; il 1500/800ista; il 1500 puro e il 1500/5000ista per ognuno di loro (in modo diverso) il cross può essere non solo un mezzo di allenamento, ma anche una utile prova agonistica. Il cross può presentare le più svariate caratteristiche. Svolgersi su: terreni compatti e asciutti, compatti ma umidi, erbosi regolari, erbosi non regolari e bagnati, inoltre fangosi, sabbiosi, misti, con curve strette, con ostacoli naturali (fossi, salti, barriere) con salite di varia pendenza e durata, discese etc.

 

 Ad ognuno di queste fattori il corridore deve trovare gli opportuni adattamenti:

 • nel cambio di ritmo e di ampiezza/frequenza;

 • nell’uso differenziato del fattore forza;

 • nell’uso più o meno accentuato dei piedi;

 • nelle veloci accelerazioni/decelerazioni a ridosso delle curve o delle salite;

 • nell’uso dei processi aerobico/anaerobico – diversamente combinati a seconda delle necessità tattiche, della lunghezza, della pendenza etc.

 

 Può essere corso nell’intento di mantenere un assetto regolare ed una andatura omogenea per un buon piazzamento, oppure con forza e dinamismo sulle salite e per superare le barriere, e con scioltezza il resto, oppure con una rapida partenza, una parte centrale regolare e un finale in progressione, oppure tutto in progressione, oppure a contatto di gomito degli avversari per vivere da vicino lo scontro agonistico, etc etc. Tutti questi modi di interpretare il cross dovrebbero seguire delle precise strategie di costruzione organica, muscolare, ritmica e coordinativa che il tecnico attua a seconda delle fasi evolutive, delle carenze e degli obiettivi tecnici che si propone, al di là del risultato agonistico.

In ogni caso la varietà delle situazioni (agonistiche, ambientali, fisiche etc.) presenti nelle gare di cross, fornisce ai giovani corridori un bagaglio di esperienze insostituibile per la loro maturazione mentale ed organica.

 Nell’atleta giovane è di fondamentale importanza l’aspetto formativo, mentre per quello evoluto ci si preoccupa fondamentalmente delle capacità prestative.

 L’evoluzione del giovane mezzofondista veloce si snoderà con lo sviluppo della forza e della rapidità nelle loro molteplici forme, della coordinazione generale e nella corsa a vari ritmi, della preparazione mentale, muscolare ed organica, attraverso esperienze di training agonistiche (quali il cross e le varie gare in pista) alla resistenza generale di breve, media e lunga durata.

 
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